Capitolo chiuso. Il circo mediatico imbastito dalla tv russa è finito. Olesya Rostova non è Denise Pipitone. Ma la speranza di ritrovare la bimba scomparsa il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo, quando aveva solo 4 anni, è sempre viva.
Piera Maggio: “Continueremo nella nostra battaglia”
Sulla pagina Facebook Missing Denise Pipitone Mp, quella “ufficiale”, che da anni tiene alta l’attenzione sul caso, stamattina è stato pubblicato un messaggio a firma Piera Maggio e Pietro Pulizzi, i genitori di Denise: “Ci abbiamo sperato senza mai perdere quella sana lucidità che dall’inizio della segnalazione abbiamo avuto, l’esser cauti. Sono stati giorni difficili, pieni di tensione. Adesso continueremo nella nostra battaglia come abbiamo sempre fatto. Denise è diventata la figlia di tutta Italia e va cercata. Ringraziamo di cuore tutti per l’affetto e la vicinanza”.
Piera Maggio da anni lotta affinché non cali il silenzio sul caso della figlia. Ieri è stato reso pubblico che gli esiti del risultato del gruppo sanguigno della ragazza russa non corrispondono a quelli della bambina scomparsa.
“Ho depositato alla Procura di Marsala la documentazione su Olesya, che mi è stata inviata ieri prima del collegamento con il primo canale della Tv russa” ha detto ieri l’avvocato Giacomo Frazzitta, difensore di Piera Maggio, che ha rimarcato alcuni aspetti grotteschi della vicenda: “Durante la trasmissione – racconta il legale – a un certo punto è stata presentata una presunta sorella della protagonista del caso, anche lei russa, alla quale è stato chiesto cosa proverebbe nel caso Olesya dovesse trasferirsi in Sicilia”.
fonte: https://www.today.it/cronaca/denise-pipitone.html?fbclid=IwAR365Zf8bH9LxwBdynAvK8qRGG3T4qhP8elx4gE8c8OcrJqh27oZCLtcTq0